LA LEGGENDA DELLA PAURA DELL'ANNO MILLEDell’età feudale, rimane la cronaca di Sigiberto di Gemblouxche parla dell’anno Mille come
di un anno tragico. Si videro in quei
giorni, narra il testo, molti prodigi, uno spaventoso terremoto, una
cometa dalla coda folgorante; la luce vivida e intensa inondò fin
l’interno delle case, e nel cielo che pareva fendersi tracciò l’immagine
di un serpente. L’autore di tale testo aveva trovato menzione del sisma
negli “Annales Leodienses”. Ma gli altri particolari, da quale fonte li
attingeva? In ogni caso, non dalla propria esperienza: egli scriveva
molto più tardi, all’inizio del XII secolo; non aveva visto niente di
persona.
Resta il fatto che sulla sua parola venne a
fondarsi la leggenda di cui si trovano le prime tracce nel XVI secolo.
Gli Annali di Hirsau, compilati in quell’epoca, riprendono e coloriscono
il contenuto della “Cronographia” di Sigeberto:
“Nell’anno Mille dell’incarnazione [di Cristo] violenti terremoti fecero
tremare l’Europa intera, distruggendo dappertutto edifici solidi e
magnifici. Lo stesso anno apparve nel cielo un’orribile cometa. Molti al
vederla credettero fosse l’annunzio dell’ultimo giorno.”
Ecco l’aggiunta gratuita: dei terrori dell’anno Mille, infatti, la
cronaca di Sigeberto di Gembloux non diceva nulla.
(da Duby, “L’Anno Mille”, Einaudi, 1976)
ANSIA DI RINNOVAMENTO, Più CHE PAURA
I terrori dell’anno Mille sono frutto di una leggenda romantica. Gli
storici del XIX secolo hanno pensato bene di ricostruire l’attesa
dell’anno Mille in termini di panico collettivo, atti di contrizione , fustigazioni pubbliche per espiare i peccati, ma hanno falsato la
realtà delle cose.
LA PAURA DELL'ANNO 2000
Millennium bug, conosciuto anche come
Y2K bug[1],
è il nome che è stato attribuito ad un potenziale difetto informatico
(bug) che avrebbe dovuto
manifestarsi al cambio di data dalla mezzanotte del
31
dicembre 1999 al
1º gennaio 2000 nei sistemi di elaborazione dati, sia
personal computer che grandi elaboratori
(mainframe) e controllori di processo dedicati
embedded.
Principalmente, il rischio derivava dalla possibilità che fossero
ancora in uso rappresentazioni sintetiche della data, con le sole ultime
due cifre per indicare l'anno. Questo metodo era stato in effetti molto
utilizzato nella "preistoria" informatica, quando la
memoria era scarsa e costosa. In
queste condizioni, un sistema affetto dal
bug avrebbe frainteso
"2000" con "1900", con conseguenze difficili da immaginare.
Già nella metà degli
anni ottanta la comunità internazionale iniziò ad
interessarsi al problema. Temendo conseguenze catastrofiche per
l'economia o la salute, quali ad esempio il blocco delle centrali
elettriche o nucleari, istituti bancari o reti di telecomunicazione, vi
furono ingenti investimenti volti alla rimozione delle cause del
bug.
Il
British Standards Institution (BSI) istituì la certificazione
di
conformità all'anno 2000 (
Y2K compliance, in inglese)
per i sistemi esenti o corretti in modo appropriato e che integrava
anche il tema degli algoritmi per il calcolo degli anni
bisestili.
Al cadere della data critica non fu registrato nessun evento
significativo dagli osservatori preposti; secondo alcuni, grazie a
questo sforzo, secondo altri, invece, il rischio era stato largamente
sopravvalutato.
Per la prossima paura, visto che i tempi sono ormai tanto accelerati, non potevamo aspettare altri mille anni!!!!
E poi la civiltà Maya è tanto affascinante!!!